L’Ordine del Drago è una libera associazione nata nel 1997 grazie all’impegno e alla passione dei due soci fondatori.
Scopo dell’Ordine del Drago è la raccolta di materiale e informazioni riguardanti il personaggio di Dracula, sia per quanto riguarda il personaggio storico del principe Vlad III di Valacchia (settore in cui l’associazione si è specializzata) che del conte-vampiro inventato dallo scrittore irlandese Bram Stoker nel 1897.
L’associazione si propone lo scopo di diventare un valido punto di riferimento per tutti coloro che intendono approfondire la vicenda di uno dei personaggi più affascinanti della storia europea e il percorso mediatico di uno dei miti più inossidabili del nostro immaginario.
L’Ordine del Drago e’ lieto di presentare a tutti i suoi soci una delle piu’ complete e dettagliate filmografie dedicate interamente al nostro amato Dracula.
Dal “Nosferatu” di Murnau (1922) a “Van Helsing” (2004), passando per i famosissimi “Dracula” con Bela Lugosi (1931), “Dracula il Vampiro” con Christopher Lee (1958), “Nosferatu” con Klaus Kinski (1978) e il capolavoro di Francis Ford Coppola “Dracula di Bram Stoker” (1992). Tutti ma proprio tutti i film ispirati piu’ o meno liberamente al “Dracula” di Bram Stoker.
…poi partono i titoli di testa di un film… musica interessante, magari un po’ gracchiante ma attizzante. Titolo in rosso: “Dracula il Vampiro”. WOW! E chi se lo perde! Una carrozza nel bosco, un elegante signore inglese che arriva a un castello, attraversa una sala con colonne ritorte e poi… In cima a una scala ecco una sagoma immobile, in ombra. Tre falcate ed entra in luce. Eccolo. E’ così che Sir Christopher Lee è entrato nella mia vita conquistando il mio immaginario di futuro vampiromane.
Grande cavaliere, fu un principe onesto e terribile, giusto e crudele. La vera storia di Vlad Dracula, soprannominato Tepes per la sua spietata abitudine di impalare i nemici.
…poi partono i titoli di testa di un film… musica interessante, magari un po’ gracchiante ma attizzante. Titolo in rosso: “Dracula il Vampiro”. WOW! E chi se lo perde! Una carrozza nel bosco, un elegante signore inglese che arriva a un castello, attraversa una sala con colonne ritorte e poi… In cima a una scala ecco una sagoma immobile, in ombra. Tre falcate ed entra in luce. Eccolo. E’ così che Sir Christopher Lee è entrato nella mia vita conquistando il mio immaginario di futuro vampiromane…
L’Ordine del Drago è una libera associazione nata nel 1997 grazie all’impegno e alla passione dei due soci fondatori.
Scopo dell’Ordine del Drago è la raccolta di materiale e informazioni riguardanti il personaggio di Dracula, sia per quanto riguarda il personaggio storico del principe Vlad III di Valacchia (settore in cui l’associazione si è specializzata) che del conte-vampiro inventato dallo scrittore irlandese Bram Stoker nel 1897.
Grazie alla sorprendente attività dei suoi 1065 iscritti e alle ricerche effettuate dai suoi fondatori con numerose spedizioni in Ungheria, Romania (Transilvania), Austria, Repubblica Ceca, Slovacchia e Inghilterra, ormai l’Ordine del Drago può vantare un nutrito archivio composto da libri, saggi, tesi universitarie, film, documentari, manifesti cinematografici, memorabilia e gadgettistica varia. Attraverso la sempre attiva raccolta di materiale documentaristico, l’associazione si propone lo scopo di diventare un valido punto di riferimento per tutti coloro che intendono approfondire la vicenda di uno dei personaggi più affascinanti della storia europea e il percorso mediatico di uno dei miti più inossidabili del nostro immaginario.
Come testimonianza tangibile del lavoro svolto fino ad oggi l’Ordine del Drago ha realizzato un cd-rom interamente dedicato alla figura storica di Vlad Dracula: con le sue oltre cento pagine di testo, le oltre cinquanta immagini, filmati e trascrizioni di documenti originali, più una nutrita filmografia e una interessante guida turistica per un “Dracula Tour” in Romania, quest’opera è senz’altro il documento più completo mai realizzato in Italia sul misterioso principe valacco.
A riprova di quanto l’Ordine del Drago sia stimato nell’ambiente dei cultori del mito di Dracula sono le numerosissime testimonianze di stima inviate da tutto il mondo, le richieste di informazioni per la stesura di tesi universitarie e la partecipazione a eventi culturali di primo piano. Tra questi ultimi bisogna ricordare la partecipazione alla grande mostra Vampiri (Milano, Musei di PortaRomana marzo-maggio 1998) e la mostra storica Vlad Tepes, il mito di Dracula (Grazzano Visconti, marzo-dicembre 2002).
Il 23 e 24 novembre 2002, presso le musée grévin paris, l’Ordine del Drago ha allestito la sua prima mostra (Dracula. Mito e Realtà) esponendo il suo archivio e organizzando una rassegna cinematografica più due convegni (ai quali hanno partecipato studiosi come Carla Corradi Musi, Massimo Izzi, Quirino Principe, Alberto Ravaglioli e Roberto Ruspanti). A testimoniare il successo della manifestazione, oltre ai numerosi articoli di giornale e servizi televisivi, sono stati gli oltre 2000 visitatori intervenuti.
L’Ordine del Drago ha festeggiato il suo primo raduno ufficiale il 2 novembre 2001 (in occasione del 570° anniversario della nascita di Vlad Dracula) con una grande festa organizzata in collaborazione con il Vampyria Gothic Cafè di Reggio Emilia.
Il 18 e 19 novembre 2005, presso l’Atelier Gluck di Milano, l’Ordine del Drago ha allestito la sua seconda mostra (La Notte dei Vampiri) organizzando una due giorni con un’originale improvvisazione teatrale e una ricca rassegna cinematografica. Per l’occasione si e’ festeggiato il secondo raduno ufficiale dei soci dell’Ordine.
All’attività dell’Ordine del Drago si sono interessate numerose testate nazionali come Rai Uno (UnoMattina), Rai Due (Tg2), Rai Tre (Tg3 Lazio), La7 (Tg La7), Teleregione, Rete Oro, TeleReggio, AntennaTre, RTSI (Tv Svizzera Italiana), Rai Radio Due (Gr Cultura e Katerpillar), Radio Svizzera Italiana, Radio Kiss Kiss, Radio Futura, Il Corriere della Sera, Il Messaggero, Il Tempo, Il Giorno, Il Giornale, La Repubblica, Il Nuovo, Il Resto del Carlino, La Gazzetta di Reggio, Latina Oggi, Oggi Nuovo Castelli, Panorama, Sette e molti altri.
Dal marzo 2000 l’Ordine del Drago ha un suo “sportello” aperto al pubblico: il sito internet www.ordinedeldrago.it.
Scopo precipuo dell’Ordine del Drago è la raccolta di materiale inerente al mito di Dracula, tanto per quanto riguarda la figura storica di Vlad che il mito del Conte-vampiro. Proprio per realizzare tale proposito è stato istituito un Archivio dell’Ordine del Drago in cui ordinare, catalogare e conservate tale materiale. L’archivio, creato anche grazie al sostegno (non solo economico) di tutti i soci e amici dell’Ordine, è a disposizione di tutti coloro che intendono consultarne i testi o visionarne il materiale telecinematografico; soprattutto per l’allestimento di mostre, organizzazioni di convegni o rassegne cinematografiche. Non è un caso infatti che parte di tale archivio sia stato già esposto in molte occasioni: la mostra “Vampiri” a Milano (marzo-maggio 1998), la mostra “Vlad Tepes, il mito di Dracula” a Grazzano Visconti e Santa Maria di Sala (marzo-dicembre 2002 e maggio 2003), la mostra dedicata a Vlad Dracula durante l’evento “Carpe Noctem” a Novellara (giugno 2003) e soprattutto le due grandi mostre con convegni/spettacolo e rassegna cinematografica “Dracula. Mito e realtà” a Roma (novembre 2002) e “La Notte dei Vampiri” a Milano (novembre 2005).
L’Archivio dell’Ordine del Drago raccoglie videocassette, DVD, cd-rom, cd musicali, videogiochi, gadget, memorabilia, manifesti cinematografici, foto di scena, locandine, lobby card, libri (280 volumi, tra cui anche edizioni rarissime), giochi, riviste, fanzine, fumetti ecc. L’archiviazione delle informazioni raccolte durante i convegni, i viaggi, le sessioni di studio e gli invii da parte dei vari soci, è resa possibile grazie alla realizzazione del cd-rom documentaristico “Vlad Dracula”.
Tra le “chicche” che rendono prezioso l’Archivio dell’Ordine del Drago possiamo elencare, ma solo a titolo indicativo, la collezione di edizioni del romanzo di Stoker (compresa una rara edizione italiana del 1956 e un’edizione in Braille per ciechi), la lobby card originale del film “Dracula il Vampiro” (1958), la collezione di documentari televisivi su VHS, l’edizione americana del libro “Dracula” di Elisabeth Miller e una nutrita serie di gadget “draculeschi” provenienti dalla Romania e da tutto il mondo.
La cartolina dell’Ordine del Drago con la riproduzione del famoso ritratto di Vlad.
Inoltre solo qui trovi altri articoli che rendono unica l’offerta dello Shop dell’Ordine del Drago.
La preziosa cartolina con la riproduzione del ritratto di Forchtenstein, cartolina originale in vendita solo in Austria.
Il bellissimo volume a fumetti Dracula l’uomo dedicato interamente alla vita di Vlad Dracula.
Il raro libro VAMPIRI, miti, leggende, letteratura, cinema, fumetti, multimedialità, 159 pagine interamente dedicate ai vampiri!
Il libro davvero straordinario pubblicato dagli amici della Gargoyle Books “SHERLOCK HOLMES CONTRO DRACULA”.
L’avvincente romanzo storico dedicato a Vlad III Dracula: DomineDDracula.
L’avventurosa vicenda di un grande guerriero che visse nella stessa epoca di Dracula: Scanderbeg.
Due esclusive cartoline riproducenti il celebre ritratto della Contessa Bathory, cartoline originali in vendita solo in Slovacchia.
Leggi le descrizioni degli articoli qui sotto e poi accedi al carrello per acquistare. 
L’ Associazione culturale “Musaico Immaginario” di Firenze, è orgogliosa di annunciare l’uscita del disco “Draculea, nel sangue e nell’amore”, opera prima degli autori Tiziano Barbafiera e Diego Ribechini.
Il disco è una selezione dei migliori brani tratti dal suddetto musical, che comprende nella sua interezza circa due ore di musica, spaziando dal rock anni 80 al pop, da temi più classici al progressive anni 70.
L’Opera, com’è facilmente intuibile dal titolo, narra della storia di Dracula il noto vampiro rumeno creato da Stoker sui tratti del reale personaggio storico del principe valacco Vlad Tepes III.
La versione che il librettista Diego Ribechini e l’autore delle musiche Tiziano Barbafiera hanno dato della storia è basata prevalentemente su due fonti principali, comuni a molti altri progetti sull’argomento, ovvero il libro “Dracula” di Bram Stoker e il film omonimo di Francis Ford Coppola.
Miscelando al meglio le due fonti hanno dato vita a questa nuova e originale versione della storia che vede alla regia Daniele Lamuraglia, il quale ha giocato molto (nei suoi disegni scenici) sul simbolismo presente nei testi e la collaborazione della Dance Performance School (con gli insegnanti Donatella Cantagallo, Gabriele Palloni ed Enzo Pardeo in veste di coreografi) di Firenze che ha fornito il corpo di ballo.
Il disco è in vendita al costo di 10 Euro (più spese di spedizione) presso il sito www.draculea.it dove è possibile trovare ogni minima informazione o curiosità relativa ai protagonisti del musical e allo spettacolo stesso che verrà messo in scena per la prima nel maggio 2007.
La cartolina dell’Ordine del Drago con la riproduzione del famoso ritratto di Vlad custodito presso il castello di Ambras a Innsbruck (Austria).
Una cartolina davvero unica realizzata dall’Ordine appositamente per i suoi soci.
Cartolina a colori
Formato 10,5 x 16,1 cm
Riproduzione originale del quadro conservato presso il castello di Ambras
Logo e indirizzo web dell’Ordine del Drago
Prezzo: € 1,00
La cartolina con la riproduzione del ritratto di Forchtenstein, cartolina originale in vendita solo in Austria presso il castello di Forchtenstein.
Grazie all’Ordine del Drago ora è disponibile anche in Italia.
Cartolina a colori
Formato 10,5 x 14,8 cm
Riproduzione originale del quadro conservato presso il castello di Forchtenstein
Prezzo: € 2,00
Due preziose ed esclusive cartoline riproducenti il celebre ritratto della Contessa Bathory rubato dal Museo Storico di Cachtice nel 1990. In esclusiva, direttamente dallo shop del Museo di Cachtice (Slovacchia), solo per gli amici dell’Ordine del Drago!
Cartoline a colori
Formato 10,5 x 14,6 cm
Prezzo: € 2,00
Guarda l’ingrandimento delle cartoline >>>
SHERLOCK HOLMES CONTRO DRACULA
Un libro davvero straordinario pubblicato dagli amici della Gargoyle Books. Si tratta di un romanzo avvincente, ambientato nella Londra fumosa del 1890, una città ricca di suggestioni che, tra i suoi grandi viali e vicoli bui, fa da teatro a una vicenda che unisce mistero e avventura. Due colossi della narrativa vittoriana come Sherlock Holmes e Dracula si incontrano e scontrano in un continuo gioco di rimandi letterari e colpi di scena. La nave di Dracula naufraga sulle coste inglesi e le indagini vengono affidate nientemeno che al celebre investigatore di Baker Street. Chi dei due riuscirà a vincere la partita? Scopritelo!
Dracula l’uomo
A tutti gli appassionati di fumetti l’Ordine del Drago propone la storia di Vlad Dracula sceneggiata e disegnata da due grandi protagonisti del mondo delle nuvole parlanti: Robin Wood (testi) e Alberto Salinas (disegni). Precisione storica e arte figurativa fanno di questo volume a fumetti un vero “must” che non deve assolutamente mancare dalle librerie di un vero “draculomane”!
Prezzo: € 6,00
VAMPIRI. Miti, leggende, letteratura, cinema, fumetti, multimedialità
Edito da Editrice Nord nel 1998, in occasione della grande mostra che si tenne a Milano ai Musei di PortaRomana, il volume presenta 159 pagine interamente dedicate ai vampiri con testi di Massimo Introvigne (Il vampiro oggi), Francesco Saba Sardi (Il vampiro dietro di noi), Gianfranco De Turris (Il mito del vampiro), Alex Voglino (Il vampiro nel mito e nel folclore), Sergio Giuffrida (Il vampiro nel cinema), Riccardo Mazzoni (Il vampiro nel fumetto), Alessandro Cannavò (Il vampiro a teatro). Molte immagini a colori e bianco e nero, cronologie, appendici, bibliografie e compendi.
Prezzo: € 15,00
Leggi la descrizione del libro >>>
DOMINEDDRACULA vita, gesta, morte e resurrezione di Vlad Dracula “l’Impalatore”
DomineDDracula è un piacevolissimo romanzo storico-biografico che, grazie alla scorrevole narrativa dell’autore, ripercorre con precisione storica e vivace inventiva la vera storia di Vlad III, voivoda di Valacchia detto “Dracula”.
Prezzo: € 23,00
Leggi la descrizione del libro >>>
SCANDERBEG
L’avventurosa vicenda di un grande guerriero che visse nella stessa epoca e ambiente culturale di Vlad Dracula: Giorgio Castriota, principe d’Albania, meglio conosciuto come Scanderbeg. Come Dracula fu tenuto prigioniero dai turchi, come Dracula si conquistò il valore sul campo di battaglia, come Dracula diede il sangue per la patria. E proprio come Dracula risorge dalla morte grazie alla devozione del suo popolo, che in lui riconosce le proprie ambizioni e tradizioni. Come nel precedente romanzo “Domineddracula” Gennaro Francione miscela con sapienza verità storica e descrizione romanzesca.
Prezzo: € 18,00
L’Ordine del Drago e’ lieto di presentare a tutti i suoi soci una delle piu’ complete e dettagliate filmografie dedicate interamente al nostro amato Dracula.
Dal “Nosferatu” di Murnau (1922) a “Van Helsing” (2004), passando per i famosissimi “Dracula” con Bela Lugosi (1931), “Dracula il Vampiro” con Christopher Lee (1958), “Nosferatu” con Klaus Kinski (1978), “Dracula” con Frank Langella (1979) e il capolavoro di Francis Ford Coppola “Dracula di Bram Stoker” (1992).
Inoltre come non ricordare la serie di pellicole della Universal degli anni 40 con Bela Lugosi, Boris Karloff, Lon Chaney Jr. e John Carradine. Oppure l’insuperabile ed indimenticabile accoppiata Christopher Lee e Peter Cushing nella serie di film della Hammer. Ma anche la serie messicana degli anni 60-70 con Santo e Hombre Lobo; e i numerosi vampiri piu’ o meno scollacciati delle pellicole dello spagnolo Jesus Franco.
Insomma troverete tutti ma proprio tutti i film ispirati piu’ o meno liberamente al “Dracula” di Bram Stoker.
Ogni pellicola ha una scheda dettagliata che comprende attori, cast tecnico, trama e recensione. Inoltre sono presenti anche numerosissime foto e un video per ogni film.
Qualora trovaste delle inesattezze o l’assenza di un film, scrivete una mail all’Ordine del Drago (vlad@ordinedeldrago.it) riportando il titolo del film, l’anno, l’eventuale imprecisione e la fonte da cui avete tratto l’informazione. Saremo lieti di modificare ed ampliare la nostra filmografia.
Scegli se iscriverti all’Ordine del Drago come socio Principe oppure come socio Conte.
Socio Principe Socio Conte
Quota di iscrizione: € 15,00
Hai diritto a:
tessera socio personalizzata
ricevere* il libro “VAMPIRI. Miti, leggende, letteratura, cinema, fumetti, multimedialitą”
scrivere nella sezione “Messaggi”
consultare la filmografia completa di Dracula
accedere all’Area soci
(archivio libri, romanzi online, galleria di immagini)
Quota di iscrizione: gratis
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Qui puoi visualizzare tutte le informazioni sui soci dell’Ordine del Drago.
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Statistiche
Soci iscritti: 1065
Soci in Italia:
1038
Soci stranieri: 27
Soci Principe: 130
Soci Conte: 935
Ultimo socio iscritto:
C934 - Marco
Nazioni in cui sono
presenti i soci: Argentina
Francia
Grecia
Inghilterra
Irlanda
Islanda
Italia
Italiaitalia
Malta
Polonia
Romania
Spagna
Stati Uniti
Svizzera
Venezuela
L’Ordine del Drago intende ringraziare i seguenti amici per il particolare impegno
espresso nei confronti dell’Associazione.
Numero | Nome | Cittą | Provincia |
---|---|---|---|
P034 | Giorgio Vicenzino | Carlino | UD |
P008 | Riccardo Mazzoni | Milano | MI |
C568 | Michelangelo Fanfani | Roma | ROMA |
C541 | Giancarlo De Crescenzo | Roma | ROMA |
Conservatoria Imperiale di Prussia | Kaiserberg / Roma | ||
Giovanna Mazzoni | Milano | MI | |
Giovanni Rossi | Milano | MI | |
Patrizia Lia | Milano | MI | |
Stefano Torselli | Piacenza | PC |
di Enrico Ercole
Non ricordo esattamente quando fu, ma ricordo perfettamente come fu, ossia straordinario! Non avrò avuto più di undici o dodici anni: era una sera, dopocena. Non avevamo ancora il televisore col telecomando, ma un Normende a colori col tastierino luminoso a sensori, “touch” come si direbbe oggi, che faceva tanto figo ma che comunque ti costringeva ad alzarti dal divano per cambiare canale. Niente telecomando, non ancora. Baudo sull’Uno con Fantastico, Mike Bongiorno sul Cinque con SuperMike… du balle… Su Italia Uno, il Sei, un cacchio di film con Charles Bronson. Poi, sul Sette, Tv7 Lombardia, una di quelle telepannocchie che in quegli anni sbucavano come funghi, con rulli pubblicitari di un’ora e venti ogni otto minuti film. Guido Angeli e il suo stramaledetto spot di Aiazzone, poi partono i titoli di testa di un film… musica interessante, magari un po’ gracchiante ma attizzante. Titolo in rosso: “Dracula il Vampiro”. WOW! E chi se lo perde! Una carrozza nel bosco, un elegante signore inglese che arriva a un castello, attraversa una sala con colonne ritorte e poi… In cima a una scala ecco una sagoma immobile, in ombra. Tre falcate ed entra in luce. Eccolo. E’ così che Sir Christopher Lee è entrato nella mia vita conquistando il mio immaginario di futuro vampiromane. Non ne sapevo nulla all’epoca di vampiri, pipistrelli, paletti di frassino e nobili valacchi, ma quel viso mi si stampò in testa: mi piaceva tutto di quel signore, l’aspetto elegante, lo sguardo assente, la bocca piegata in una davinciana smorfia vetrificata tra l’indifferente e lo schifato. Che mito! Un vampiro vero! Tutto in lui era gotico: il mantello, i canini insanguinati, gli occhi iniettati di sangue, il castello. Appena entrava in un’inquadratura tutto diventava gotico, perfino le federe dei cuscini. l film corre tutto d’un fiato e poi la voglia di vederne un altro, magari due sere dopo come promette il “promo”. Il seguito! “Dracula principe delle tenebre”: rieccolo. Ma stavolta non parla! Anni dopo verrò a sapere che Lee, dopo una violenta litigata col regista, si rifiutò di recitare dialoghi da lui ritenuti troppo banali restando silente per tutto il film, ma poco importa. Poi più nulla. Viene l’epoca delle VHS, delle prime videoteche. Mica facile trovare film inglesi degli anni Cinquanta e Sessanta. Contagiato l’amico Gabriele, ci mettiamo a caccia: e sì, mica facile… www.ebay.com un cacchio! Cerca e ricerca. “Tv Sorrisi e Canzoni” per spulciare le programmazioni: magari da qualche parte danno uno dei quei bei Draculi con Lee. E pian piano, con il videoregistratore, li catturiamo tutti. Che faticaccia, star lì con il telecomando per cancellare la pubblicità. Ma cavoli, se ne vale la pena: eccoli tutti sullo scaffale, tutti i miei Dracula con Christopher Lee! Belli (pochi) e brutti (tanti). Tavanate galattiche “1972: Dracula colpisce ancora” e “I satanici riti di Dracula” ma stupendi “Una messa per Dracula” e “Il marchio di Dracula”. Poi la scoperta che Lee ha interpretato anche il ruolo di Vlad Tepes, il Dracula storico! Ignobile quel “Conte Dracula” di Jess Franco con i cani impagliati, ma inarrivabile primo Dracula coi baffi, proprio come viene descritto nel romanzo di Stoker! Da rivedere quel “Tempi duri per i vampiri” con Christopher Lee che, fresco fresco del successo del primo “Dracula”, se ne arriva in Italia per girare una commedia con Renato Rascel, quello “strano omino italiano che si agitava tanto per niente” come avrà a descriverlo anni dopo… E che ridere in “Dracula padre e figlio”, garbata commedia francese in cui Lee interpreta un vampiro un po’ attempato alle prese con le bizzarrie moderne, bambole gonfiabili comprese! Nel frattempo mi prende la voglia di saperne di più su quell’attore ed emerge un personaggio fantastico! E’ vero, dai, ammettiamolo, non era propriamente un istrione, ma che divertimento trovarlo e riconoscerlo nei ruoli più strani: mi convinco perfino a superare la mia diffidenza bondiana e a zupparmi “Agente 0007 - L’uomo dalla pistola d’oro” in cui interpreta il cattivissimo Scaramanga. E mica così per ridere, perché lui le cose le fa bene: è cugino acquisito di Ian Flemming, mica poco! Se poi interpreta Saruman ne “Il Signore degli Anelli” lo fa vantandosi di essere l’unico attore del cast ad aver conosciuto di persona Tolkien. Due salti sulla poltrona al cinema nel vederlo interpretare il perfido Conte Dooku in “Star Wars”: impassibile, mantello, volto vitreo, inespressivo… è lui! E’ proprio lo stesso mago che mi aveva stregato anni prima… è sempre il Conte, solo che questa volta stringe una spada laser al posto di un candeliere! Forte poi ritrovartelo quando meno te lo aspetti come Rochefort in i “Tre moschettieri”, come Fu Manchu, come Mummia, come creatura di Frankenstein, come Rasputin, come boia nello sceneggiato dedicato alla Rivoluzione francese, come Dottor Jackyll, come Sherlock Holmes e come cameo negli incubi di Tim Burton. Una sera me lo ritrovo in Tv intervistato da non so chi mentre racconta di aver studiato da basso e accennare a “ella giammai m’amò” dal “Don Carlos” di Verdi. Vabbè, Mr. Lee, glielo dico con tutto il rispetto: so che lei considerava il punto più alto della sua carriera l’interpretazione del protagonista in quel bruttarello “Jinnah” dedicato all’omonimo fondatore del Pakistan, ma se lo lasci dire: io preferisco ricordarla come Dracula, anche quando moriva (più o meno) intrappolato nei rovi o colpito da un fulmine! L’altra sera, cambiando canale, questa volta col telecomando, l’ho trovata impegnato a interpretare nientemeno che il ruolo del Principe Filippo, il marito della regina Elisabetta in un brutto telefilm dedicato a Diana! Glielo perdono, perché a Dracula si perdona tutto, perfino la presunzione di esser voluto morire davvero. Mica poco per il non morto più grandioso di sempre! Buon viaggio! E grazie di tutto. Ci torni a trovare, proprio come quando era Dracula!
Link Immagine
Bela Lugosi
Il sito ufficiale dedicato a Bela Lugosi.
www.lugosi.com

Catafalco - l’avello dei vampiri
Un viaggio nel mondo dei vampiri attraverso film, letteratura, musica, fumetti.
http://digilander.libero.it/catafalco

Cerchionero
Un interessante blog su Dracula, vampiri e dintorni.
http://cerchionero.blogspot.com

Christopher Lee
Il sito ufficiale dedicato a Christopher Lee.
www.christopherleeweb.com

DRACULA tra Eroe e Vampiro
Dracula non fu altro che un Eroe? Oppure e’ stato un tetro vampiro? O fu magari entrambi? Sito-enciclopedia dedicato al conte Dracula - il vampiro e la sua ispirazione storica - Vlad III Dracula. Il sito cerca di raccogliere le pił importanti risorse e informazioni su entrambi i mondi di Dracula, quello immaginario e quello storico - film, libri, informazioni storiche e notizie dal web.
www.draculas.info

Dracula’s Crypt of Collectibles
Blog quotidiano con immagini vintage di Dracula (e altri vampiri), manifesti, lobby cards, fotografie, giocattoli e altri oggetti da collezione!
http://draculascrypt.blogspot.com

Hammer Films
Il sito ufficiale della casa di produzione inglese Hammer Films.
www.hammerfilms.com

Il Dizionario della Hammer Horror
Il Dizionario della Hammer Horror, una guida completa della pił famosa casa di produzione cinematografica di horror gotico. Qui potete trovare maggiori informazioni sulla Hammer: attori e attrici, registi, staff, sedi e molto altro ancora.
www.davidlrattigan.com/hammerhorror.htm

Inferno - gothic wear
Folle, nuovo, trasgressivo, alternativo e d’avanguardia. Vestiamo la tua notte, liberiamo il tuo giorno.
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Descrizione Evento Logo
12 Luglio - 30 Ottobre 2013
VAMPIRI, ZOMBI E LUPI MANNARI
Museo del Manifesto Cinematografico di Milano
I vampiri, gli zombi e i lupi mannari sono i signori indiscussi di un genere, l’horror, che ha conquistato il grande pubblico fin dagli albori della Settima Arte. A partire da quel lontano 1922 che vide comparire sui grandi schermi l’ombra inquietante di Nosferatu fino ai vampiri belli e tormentati di Twilight, dagli zombi Made in Italy di due maestri del genere come Bava e Romero a quelli dell’attesissimo World War Z (2013), dal lupo mannaro di Lon Chaney Jr. ai licantropi palestrati di ultima generazione.
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Sabato 30 Gennaio 2010
DRACULA DI BRAM STOKER
CastelBrando / Cison di Valmarino (TV)
Ore 17.00 Teatro Sansovino
L’Associazione Lirica “P.A. Tirindelli” in collaborazione con l’Associazione “Ordine del Drago” presenta:
“DRACULA DI BRAM STOKER”
Relatrice prof.ssa Marinella Lörinczi, docente presso l’Università di Cagliari.
Interverrà Enrico Ercole, Gran Maestro dell’Ordine del Drago.
Letture di alcuni estratti dal libro a cura di Monica Stella.
Esposizione delle opere artistiche di Claudia Piasentin.
Saranno altresì esposte le più rappresentative edizioni storiche del romanzo.
Commento alle opere pittoriche e alle varie edizioni illustrate del “Dracula” a cura della prof.ssa Lorena Gava.
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17 - 18 Ottobre 2009
AUTUNNONERO
Castello dei Doria - Dolceacqua (Imperia)
Quarta edizione di Autunno Nero, il Festival Internazionale di Folklore e Cultura Horror del Ponente Ligure che si terrà dal 17 Ottobre al 13 Dicembre 2009 in diverse località del Ponente ligure: Imperia, Albenga, Dolceacqua, Genova. Tra gli appuntamenti del ricchissimo programma, la mostra “Dracula: mito e realtà” (Castello Doria a Dolceacqua) espone l’archivio dell’Ordine del Drago in un percorso tematico che si snoda tra folklore, storia, cinema e immaginario collettivo nel tentativo di raccontare un mito imponente come quello di Dracula, dal personaggio storico al vampiri di stokeriana memoria, dalla letteratura al cinema, dal teatro al fumetto.
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21 - 22 Novembre 2008
DARK SCREEN
Atelier Gluck - via Gluck, 45 Milano
Mostra, incontri, libri video, anteprime - Il mito di Dracula al cinema e in TV.
Una due giorni interamente dedicata al fantastico mito cinematografico del vampiro più famoso del mondo. Una mostra, un incontro con esperti, la presentazione del nuovissimo volume “Dark Screen; il mito di Dracula sul grande e piccolo schermo”, un aperitivo draculesco, proiezioni di film e altre sorprese formano il ricco carnet di appuntamenti.
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31 Ottobre 2007
CLASSIC HALLOWEEN
Atelier Gluck - via Gluck, 45 Milano
Un sabba tra opera lirica, letteratura e… paura.
Ormai entrata di diritto tra le feste più attese dell’anno, Halloween ha conquistato anche il cuore degli italiani. A questa festa particolare, dedicata a streghe, vampiri e demoni, l’Associazione Atelier Gluck Arte, in collaborazione con l’Ordine del Drago, organizza una serata culturale che propone un viaggio molto particolare attraverso la paura interpretata secondo il grande repertorio classico della letteratura ottocentesca e del grande melodramma.
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Marzo - Agosto 2006
Mostra VLAD TEPES, IL MITO DI DRACULA
Castello di Roccascalegna (Chieti)
Il principe Dracula al Castello di Roccascalegna. Arriva in Abruzzo la mostra su Dracula, finora allestita solo in quattro località del Nord Italia e che ha annoverato oltre 100.000 visitatori.
La mostra “Vlad Tepes, il mito di Dracula”, realizzata con il supporto del Museo Nazionale di Storia di Bucarest e dell’Ordine del Drago, sarà aperta da Marzo a fine Agosto 2006.
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11-18 e 19-26 Aprile 2005
TRANSILVANIA TOUR (+ Budapest)
Quota: 410 Euro
Un socio dell’Ordine del Drago organizza un bellissimo giro tra Budapest (con visita alla fortezza di Visegrad, dove Vlad fu tenuto prigioniero da Mattia Corvino) e Brasov (la città transilvana dove Vlad cenò tra gli impalati). Otto giorni da passare sulle montagne transilvane a caccia di vampiri, bellezze architettoniche e…
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18 - 19 Novembre 2005
LA NOTTE DEI VAMPIRI - 2° raduno dell’Ordine del Drago
Atelier Gluck - via Gluck, 45 Milano
Ingresso unico con tesseramento valido due giorni: 5,00 Euro.
Per tutti i soci con tessera l’ingresso è gratuito!
Venerdì 18 e Sabato 19 Novembre gli spazi dell’Atelier Gluck di Milano saranno presi d’assalto dai vampiri! Una mostra, uno spettacolo e una rassegna cinematografica sono le tappe di un percorso multimediale che attraversa secoli di storia, superstizione, letteratura, cinema, cultura, fumetto, pittura, televisione e… vampiri!
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5 Giugno - 5 Settembre 2004
Mostra VLAD TEPES, IL MITO DI DRACULA
Centro Kursaal (Sala Tiepolo) - piazza Brescia, 13 - Lido di Jesolo (Ve)
La mostra propone un viaggio mediatico all’interno del mito di Dracula, con approfondimenti dedicati sia al personaggio storico, meglio noto come Vlad L’Impalatore, sia al conte vampiro protagonista dell’omonimo romanzo scritto da Bram Stoker nel 1897.
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26 Marzo 2004
A CENA DA DRACULA
Ristorante Moldova - piazza Governo Provvisorio (Milano) - ore 21.00
L’Ordine del Drago, in collaborazione con il ristorante romeno Moldova di Milano, ha organizzato una serata davvero particolare dedicata a tutti voi con gustosi assaggi di piatti tipici della cucina romena. La serata ci offrirà anche l’occasione per incontrarci e scambiare due chiacchiere “draculesche” in un ambiente piacevole e vicino alle atmosfere che ci sono più care!
A tutti i partecipanti, a ricordo della serata, verrà regalata l’esclusiva cartolina dell’Ordine del Drago!
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8 Agosto 2003
DOMINEDDRACULA
Castello del Piagnaro - Pontremoli (MS)
Rappresentazione della Prima di DOMINEDDRACULA, spettacolo itinerante tra sale e logge del castello tratto dal romanzo omonimo di Gennaro Francione.
Cast: Chiara Pavoni, Pierre Bresolin. Musiche originali: Tiziana Radis. Regia: Chiara Pavoni.
Organizzazione e ufficio stampa: Astrid Agius.
Durante la serata sarà presente l’autore Gennaro Francione.
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31 luglio 2003
NOSFERATU - Opera rock in due atti ispirata al film ‘Nosferatu. Principe della Notte’ di Herzog
Sabaudia (Latina) - piazza del Comune
VAMPIRI A SABAUDIA! L’esecuzione all’aperto di un’originale opera rock in due atti ispirata al visionario capolavoro di Werner Herzog, “Nosferatu. Principe della Notte”, introdotta da un intervento di Gianfranco De Turris, animerà la “notte dei vampiri” Giovedì 31 Luglio a Sabaudia.
Nosferatu è un evento organizzato dall’associazione culturale Ethicom e realizzato grazie al contributo dell’Assessorato allo Spettacolo e Cultura della Regione Lazio e alla collaborazione del Comune di Sabaudia.
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21 - 22 Giugno 2003
CARPE NOCTEM - La festa per la Notte di San Giovanni
Novellara (Reggio Emilia) - Rocca dei Gonzaga
Gli amici dell’Ordine del Drago ti aspettano alla Rocca di Novellara (RE) per festeggiare insieme la Notte di San Giovanni con tante sorprese draculesche e non solo… Musica, mostre, canti, balli, gastronomia e spettacoli dedicati ai vampiri e alle streghe allieteranno la notte più lunga dell’anno. L’Ordine del Drago partecipa con proiezioni di film, un incontro dedicato al Dracula Tour in Romania e una piccola mostra di reperti draculeschi!
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17 Maggio - 2 Giugno 2003
Mostra VLAD TEPES, IL MITO DI DRACULA
Santa Maria di Sala (Venezia) - Villa Farsetti
La prestigiosa Villa Farsetti di Santa Maria di Sala (VE) ospiterà la mostra che, come di consueto, è allestita con il contributo dell’Ordine del Drago e con il supporto del Museo Nazionale di Storia di Bucarest e dell’Istituto Lombardo per gli Scambi economici-culturali Italo Romeni.
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23 - 24 Novembre 2002
Mostra DRACULA. MITO E REALTA’
Accademia d’Ungheria - Palazzo Falconieri, via Giulia, 1 - Roma
Sabato 23 e Domenica 24 Novembre, presso l’Accademia d’Ungheria di Roma, si è tenuta una “due giorni” interamente dedicata al mito dei vampiri, promossa dall’Assessorato alla Cultura della Regione Lazio. Due convegni, una ricca rassegna cinematografica e una mostra hanno affrontato i numerosi aspetti che rendono ormai da secoli le creature della notte protagoniste dell’immaginario, della leggenda, della storia, della letteratura, del fumetto, del cinema, dei giochi e dei nuovi mezzi di comunicazione, da Internet ai videogiochi.
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Marzo - Dicembre 2002
Mostra VLAD TEPES, IL MITO DI DRACULA
Borgo medievale di Grazzano Visconti - Corte vecchia (Vigolzone, Piacenza)
La mostra è allestita con il contributo dell’Ordine del Drago e con il supporto del Museo Nazionale di Storia di Bucarest e dell’Istituto Lombardo per gli Scambi economici-culturali Italo Romeni.
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2 Novembre 2001
1° raduno dell’Ordine del Drago e 570° compleanno di Vlad Dracula
Vampyria Gothic Café di Reggio Emilia
Grande festa dedicata al principe Vlad Dracula e ai soci dell’Ordine del Drago. Un’occasione per conoscersi e divertirsi in un’unica e caratteristica ambientazione medievale offerta dal Vampyria.
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Nata dalla collaborazione fra l’Ordine del Drago ed Excalibur, società milanese che si occupa di organizzazione e gestione di eventi culturali in tutta Italia, la mostra DRACULA. Mito e Realtà propone un lungo e affascinante viaggio lungo un itinerario che studia da vicino il fenomeno del vampirismo con particolare attenzione allo sviluppo storico e mediatico del non-morto più celebre della storia: il Conte Dracula. Il tutto arricchito da testi rari, collezioni preziose, libri, edizioni straniere, fumetti, manifesti cinematografici, illustrazioni, cd-rom, gadget, oggettistica varia, film, video e tanto altro ancora!!! La mostra è già stata allestita con grande successo presso l’Accademia d’Ungheria di Roma il 23 e 24 novembre 2002.
La mostra, a disposizione di chiunque (enti, associazioni, privati) per brevi e lunghi periodi, è l’ideale per manifestazioni di grande richiamo o come corniche per convegni e rassegne cinematografiche. La sua struttura la rende adattabile a qualsiasi spazio espositivo, grande o piccolo. Per informazioni: vlad@ordinedeldrago.it.
Dracula e vampiro sono due parole che nell’immaginario moderno finiscono inevitabilmente per diventare una sinonimo dell’altra. In realtà sono due vocaboli con storie, etimologie e significati ben distinti. Provengono tutti e due dalla nostra storia più recente, ma è solo nel XIX secolo, con la pubblicazione del romanzo “Dracula”, capolavoro dello scrittore irlandese Bram Stoker, che si saldano definitivamente in un unico significato, riunendo in loro credenze antiche e storie romanzate, cronaca e leggenda.
La mostra, senza alcuna pretesa filologica o storiografica, si prefigge lo scopo di chiarire questa intricata vicenda fatta di sovrapposizioni, di rimandi letterari e di tanto, tanto folklore. Anche se non manca, come in tutte le leggende, un pizzico di verità…
Ecco allora una sezione dedicata ai vampiri veri e propri, i non-morti che si cibano di sangue umano. Per capire da dove vengono, chi sono, cosa vogliono e soprattutto comprendere a fondo la loro storia e il loro lungo cammino dai più profondi recessi del nostro passato fino ai giorni nostri.
Poi ecco sbucare, dalle cronache della storia romena il nome di Dracula. Per scoprire che prima di diventare un misterioso conte transilvano, fu un coraggioso e crudele principe valacco che, nel XV secolo, combatté per difendere la propria terra. Per capire perché uno scrittore irlandese decise di trasformarlo nel vampiro più famoso della storia.
Nel Settecento il vampiro entra prepotentemente nell’immaginario collettivo per non uscirne più. Per scoprire che personaggi importanti come papi e imperatori dovettero ordinare inchieste per far cessare assalti ai cimiteri e strazi di cadaveri ritenuti morti-viventi. Per capire perché nel XVIII secolo - ammesso che non sia vero che i morti assalirono i vivi - i vivi assalirono i morti.
Dalle inquietanti inchieste del XVIII secolo, fino al grande “boom” della letteratura inglese di metà Ottocento. Dalla trasformazione dei vampiri da esseri ripugnanti e bifolchi a eleganti nobiluomini a loro agio fra feste aristocratiche e le fumose vie di Londra, fino all’arrivo del vampiro per eccellenza: il Conte Dracula.
Per scoprire vita, non-morte e malefatte di un essere immortale che, attraverso la letteratura, il fumetto, la televisione, il cinema, Internet e i videogiochi, arriva fino a noi senza mostrare - come si conviene a un non-morto che si rispetti - alcun segno di vecchiaia. Lasciandoci un solo, inquietante interrogativo… e se esistessero?

Descrizione Testata
11 Luglio 2013
Corriere della Sera
Articolo in occasione della mostra “VAMPIRI, ZOMBI E LUPI MANNARI” tenutosi presso il Museo del Manifesto Cinematografico di Milano.
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6 Agosto 2013
Il Giornale
Articolo in occasione della mostra “VAMPIRI, ZOMBI E LUPI MANNARI” tenutosi presso il Museo del Manifesto Cinematografico di Milano.
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10 Luglio 2013
ViviMilano - Corriere della Sera
Articolo in occasione della mostra “VAMPIRI, ZOMBI E LUPI MANNARI” tenutosi presso il Museo del Manifesto Cinematografico di Milano.
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11 Luglio 2013
La Repubblica
Articolo in occasione della mostra “VAMPIRI, ZOMBI E LUPI MANNARI” tenutosi presso il Museo del Manifesto Cinematografico di Milano.
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11 Luglio 2013
TuttoMilano - La Repubblica
Articolo in occasione della mostra “VAMPIRI, ZOMBI E LUPI MANNARI” tenutosi presso il Museo del Manifesto Cinematografico di Milano.
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13 Luglio 2013
Il Giorno
Articolo in occasione della mostra “VAMPIRI, ZOMBI E LUPI MANNARI” tenutosi presso il Museo del Manifesto Cinematografico di Milano.
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31 Luglio 2013
Corriere della Sera
Articolo in occasione della mostra “VAMPIRI, ZOMBI E LUPI MANNARI” tenutosi presso il Museo del Manifesto Cinematografico di Milano.
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1 Agosto 2013
Il Giorno
Articolo in occasione della mostra “VAMPIRI, ZOMBI E LUPI MANNARI” tenutosi presso il Museo del Manifesto Cinematografico di Milano.
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2 Agosto 2013
Il Manifesto
Articolo in occasione della mostra “VAMPIRI, ZOMBI E LUPI MANNARI” tenutosi presso il Museo del Manifesto Cinematografico di Milano.
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7 Luglio 2013
Il Giornale
Articolo in occasione della mostra “VAMPIRI, ZOMBI E LUPI MANNARI” tenutosi presso il Museo del Manifesto Cinematografico di Milano.
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9 Novembre 2009
Il Blog del Catafalco
Recensione della mostra “Dracula. Mito e Realtà” tenutasi all’interno del Festival Autunnonero di Dolceacqua (Imperia).
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23 Aprile 2009
Il Blog del Catafalco
Recensione della rivista-monografia VAMPIRI - Serie La Grande Magia N.15.
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27 Novembre 2008
Libero
Articolo in occasione dell’evento “Dark Screen” tenutosi a Milano.
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21 Novembre 2008
Cronaca Qui
Articolo in occasione dell’evento “Dark Screen” tenutosi a Milano.
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20 Novembre 2008
Panorama
Articolo in occasione dell’evento “Dark Screen” tenutosi a Milano.
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20 Novembre 2008
Il Giorno
Articolo in occasione dell’evento “Dark Screen” tenutosi a Milano.
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21 Novembre 2008
Corriere della Sera
Articolo in occasione dell’evento “Dark Screen” tenutosi a Milano.
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21 Novembre 2008
D News
Articolo in occasione dell’evento “Dark Screen” tenutosi a Milano.
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21 Novembre 2008
Leggo
Articolo in occasione dell’evento “Dark Screen” tenutosi a Milano.
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21 Dicembre 2008
Panorama.it
Intervista a Enrico Ercole in occasione dell’uscita del film “Twilight”.
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Novembre 2008
Streamit TV
Servizio girato in occasione della mostra “Dark Screen” a Milano.

21 Novembre 2008
Il Giornale
Articolo in occasione dell’evento “Dark Screen” tenutosi a Milano.
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31 Ottobre 2007
Corriere della Sera
Articolo in occasione dell’evento “Classic Halloween” tenutosi a Milano.
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29 Ottobre 2007
Il Giornale
Articolo in occasione dell’evento “Classic Halloween” tenutosi a Milano.
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25 Ottobre 2007
La Repubblica
Articolo in occasione dell’evento “Classic Halloween” tenutosi a Milano.
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24 Ottobre 2007
ViviMilano - Corriere della Sera
Articolo in occasione dell’evento “Classic Halloween” tenutosi a Milano.
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18 Novembre 2005
La Repubblica
Articolo in occasione dell’evento “La Notte dei Vampiri” tenutosi a Milano.
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18 Novembre 2005
Leggo
Articolo in occasione dell’evento “La Notte dei Vampiri” tenutosi a Milano.
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14 Novembre 2005
Panorama
Articolo in occasione dell’evento “La Notte dei Vampiri” tenutosi a Milano.
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18 Novembre 2005
Corriere della Sera
Articolo in occasione dell’evento “La Notte dei Vampiri” tenutosi a Milano.
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19 Novembre 2005
Il Giornale
Articolo in occasione dell’evento “La Notte dei Vampiri” tenutosi a Milano.
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19 Novembre 2005
Libero
Articolo in occasione dell’evento “La Notte dei Vampiri” tenutosi a Milano.
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18 Novembre 2005
TGCOM
Articolo in occasione dell’evento “La Notte dei Vampiri” tenutosi a Milano.
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21 Novembre 2005
My Dylan Dog
Articolo in occasione dell’evento “La Notte dei Vampiri” tenutosi a Milano.
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17 Novembre 2005
Il Giorno
Articolo in occasione dell’evento “La Notte dei Vampiri” tenutosi a Milano.
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8 Maggio 2004
Il Domenicale
Un lungo e approfondito articolo illustrato a colori dedicato a Vlad III Dracula.
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24 Marzo 2004
ViviMilano - Corriere della Sera
Promemoria della Cena da Dracula all’interno de “L’agenda del goloso” su ViviMilano, inserto del Corriere della Sera.
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5 Giugno 2004
Società spagnola di studio sui vampiri
Notizia sulla mostra di Dracula a Jesolo.
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4 Settembre 2004
La Padania
Articolo in occasione dell’incontro-conferenza l’ultimo giorno della mostra di Dracula a Jesolo.
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23 Ottobre 2004
Fatti Nuovi
Un ampio articolo illustrato a colori dedicato a Dracula.
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22 Giugno 2003
Gazzetta di Reggio
Articolo che riporta il programma della Nocte Secunda della festa “Carpe Noctem” di Novellara (RE).
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22 Giugno 2003
Il Resto del Carlino
Articolo sulla festa “Carpe Noctem” di Novellara (RE).
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14 Maggio 2003
Corriere della Sera.it
“Dracula, principe guerriero tra mito e storia” è il titolo dell’ampio servizio che la redazione del sito del Corriere ha dedicato al Conte vampiro e non solo. In occasione di un film-musical su Dracula e della nuova mostra su Vlad Tepes in provincia di Venezia, si ripercorre la storia del famoso principe valacco e si celebra il culto dei vampiri. Ricchi approfondimenti audio-video accompagnano l’articolo con una generosa galleria fotografica.
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26 Luglio 2003
Il Domenicale
In occasione dello spettacolo “Nosferatu il Vampiro”, che si terrà a Sabaudia il 31 luglio 2003, il Domenicale ripercorre con un lungo articolo la cinematografia vampirica, dalle origini ai giorni nostri.
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24 Novembre 2002
Il Giornale
Articolo sull’evento “Dracula. Mito e Realtà”.
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22 Novembre 2002
Nuovo Molise Oggi
Articolo sull’evento “Dracula. Mito e Realtà”.
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22 Novembre 2002
Panorama
Articolo sull’evento “Dracula. Mito e Realtà”.
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21 Novembre 2002
Il nuovo
Dracula, tra mito e realtà >>>

22 Novembre 2002
La Repubblica
Articolo sull’evento “Dracula. Mito e Realtà”.
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24 Novembre 2002
Il Tempo
Articolo sull’evento “Dracula. Mito e Realtà”.
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26 Novembre 2002
Parvapolis
Intervista a Enrico Ercole, Gran Maestro dell’Ordine del Drago e curatore della mostra “Dracula. Mito e Realtà”.
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30 Novembre 2002
Vivacity Roma
“Dracula, un mito fino all’ultimo morso”, articolo sulla mostra “Dracula. Mito e Realtà”.

22 Novembre 2002
Il Messaggero
Articolo sull’evento “Dracula. Mito e Realtà”.
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23 Novembre 2002
Corriere della Sera
Articolo sull’evento “Dracula. Mito e Realtà”.
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7 Settembre 2001
Antennatre
Servizio televisivo sull’Ordine del Drago e su Dracula all’interno del telegiornale della sera (ore 19.30).
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6 Novembre 2001
My-tv
Intervista all’Ordine del Drago e ad alcuni partecipanti della festa al Vampyria Gothic Café del 2 novembre.

3 Novembre 2001
Gazzetta di Reggio
Articolo sulla festa di Dracula al Vampyria Gothic Café.
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2 Novembre 2001
Rai Radio 2
All’interno della rubrica “Cultura” del Giornale Radio (ore 19.30) intervista di Gianfranco De Turris sulla festa al Vampyria Gothic Café.
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2 Novembre 2001
Il Resto del Carlino
Articolo sulla festa di Dracula al Vampyria Gothic Café.
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2 Novembre 2001
Il Giorno
Articolo sull’Ordine del Drago e sul Vlad storico.
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20 Ottobre 2001
Televisione Svizzera Italiana
Ampio servizio televisivo sull’Ordine del Drago e sulla figura storica di Vlad Dracula. Intervista anche al proprietario del ristorante Moldova di Milano.

7 Settembre 2001
Rai Radio 2
All’interno del programma estivo “Caterina” (ore 18.00) intervista in diretta sull’Ordine del Drago e su Dracula.
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4 Settembre 2001
Il nuovo
A Milano nel nome di Dracula >>>
Dracula, vita e morte di una leggenda >>>
Dracula, una vita per il cinema >>>

9 Novembre 2001
Radio Svizzera Italiana
Rete Tre - ore 13.00/17.00
All’interno di “Mandala”, contenitore pomeridiano della Rete Tre, la conduttrice Rosy Nervi intervista i due Gran Maestri dell’Ordine del Drago. Si è parlato di: Vlad storico, Dracula cinematografico, Dracula Tour in Romania, l’Ordine e la festa del 2 novembre.
Ascolta l’intervista - parte 1: Dracula e Stoker >>>
Ascolta l’intervista - parte 2: Ordine del Drago >>>
Ascolta l’intervista - parte 3: La storia di Vlad Dracula >>>
Ascolta l’intervista - parte 4: Vampiri nel mondo >>>
Ascolta l’intervista - parte 5: Il castello di Dracula >>>
Ascolta l’intervista - parte 6: Dracula Tour >>>

1 Novembre 2001
Il Giornale
Articolo sull’Ordine del Drago con approfondimento sul Cd-Rom.
Vota i sondaggi dell’Ordine del Drago!
 
Ci fu un’epoca in cui, sulle rive meridionali del Danubio, grandi cavalieri vennero convocati dal loro Imperatore per difendere la Fede minacciata dai bestemmiatori della Croce di Cristo. Il più grande di essi, conosciuto come il Figlio del Drago, fu un principe onesto e terribile, giusto e crudele. Chiamato per difendere la religione venne tradito dal fratello e abbandonato dagli alleati, ma egli, vittorioso, seppe vendicarsi ripudiando il sacro giuramento pronunziato dal padre. I suoi vassalli tremarono, il suo re lo disconobbe e la storia preferì dimenticarlo… La notte in cui salì al trono, dopo una lunga battaglia, gli astronomi di tutto il mondo registrarono la comparsa di una grande scia luminosa in cielo, essa testimoniava l’avvento di un grande Principe la cui ira si sarebbe spenta solo in un terribile bagno di sangue. Mangiò contornato dai cadaveri dei suoi traditori e ne bevve il sangue suggellando quel patto scellerato che lo sradicò dalla storia per consegnarlo alla leggenda. Dimenticato il grande cavaliere, verrà confuso con il vampiro e le nebbie del ricordo popolare disperderanno la sua vicenda stemperandone i contorni nello sfondo indistinto della calunnia e della superstizione.
 
Nell’intenzione di voler soddisfare le insistenti richieste da parte dei nostri iscritti, vogliamo dedicare una piccola sezione del nostro sito alla contessa ungherese Erzsebet Bathory, meglio nota al grande pubblico come la “Contessa Dracula”.
Una precisazione: con tale sezione l’Ordine del Drago non intende in nessun modo sostenere assurdi paralleli storici o improbabili confronti con il personaggio storico di Vlad Dracula. La “parentela” tra la contessa Bathory e Dracula è semmai da considerarsi solo ed esclusivamente di natura “letteraria”. Inoltre, l’Ordine del Drago intende prendere ufficialmente le distanze da quelle maldestre e forzate letture che vogliono la Contessa Bathory realmente colpevole delle accuse che le furono mosse dai suoi giudici. Infatti, è chiaro per noi - come per gli studiosi più accreditati - che si trattò solo ed esclusivamente di una congiura politica. Ciò non toglie che, proprio come il Dracula letterario, la “contessa sanguinaria” sia diventata, a partire dal XIX secolo, uno dei personaggi più affascinanti del nostro immaginario.
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SABATO 8 MAGGIO 2004FINESTRE APERTEImmaginate Lancillotto, Robin Hood, reArtù, D’Artagnan, Tarzan, Zorro, lo Sly diRambo e di Judge Dredd, John Wayne eNembokid tutti mescolati in un solo personag-gio. Il quale ammazzasette nella Transilvania difine Ottocento come Capitan America ti salva ilmondo dai cattivi del Novecento, vestito ametà fra Indiana Jones e il Neo di The Matrix:Revolutions, con un’aura d’intrigo e d’inncon-nu più stile Martin Mystère che Dyland Dog. Inpiù, accessoriato come un multiuso svizzerodella Victorinox da fare invidia a James Bond,come 007 circondato da donne di una bellezzamozzafiato (ed equamente ripartite fra perfidee angeliche, esattamente come accade all’a-gente segreto di Ian Fleming) e shooter di mo-stri con la rapidità, la tecnica e le movenze diLara Croft. Se non riuscite a figurarvelo, andateal cinema a vedere Van Helsing. Il regista èStephen Sommers, quello de La mummia, ilmarchio di fabbrica la Universal.Il film è un fumettone in celluloide, filtra-to attraverso i videogiochi (dal preistoricoSpace Invaders in avanti) e macinato dallacomputer graphics, che del citazionismo fauna religione. Espressamente.Colma di parafrasi (anche per speculum) edi suggestioni per associazioni d’idee e di suoni,la pellicola fonde le trilogie d’Indiana Jones, diAlien, di Star Wars e de Il Signore degli Anelli,poi Blade Runner, Conan il barbaro, i western diJohn Ford, Robin Hood, principe dei ladri e, ov-vio, La mummia. Bene inteso: scene e pure co-lonne sonore. Anche perché gli effetti specialisono della Industrial Light and Magic (Luca-sfilm) e della Weta, quella lanciata da Peter Jack-son. In un tripudio di luci e colori.Del resto, il cinema computer-generated èl’unico capace di restituire la magia dei set delleorigini, ricreando una “verità fittizia” kitsch eteatrale come l’entertainment comanda. Sce-nari così finti da essere veri, in cui il digitale ricreacartapesta e quinte emozionando al punto di farvenire la voglia di entrare fisicamente nelloschermo con lo stesso trasporto con cui talvoltaci si vorrebbe tuffare dentro un bel diorama, unplastico riuscito, una ricostruzione verosimile.Poi c’è la strizzatina d’occhio (consapevo-le?) alla mitologia classica – con le tre spose diDracula che, erinni incrociate con arpie, ricalca-no Tisifone, Megera e Aletto – e al folclore – ilballo in maschera a Budapest la vigilia di Ognis-santi, che si rivela essere una corte di non-mortiagli ordini di Dracula, ricorda la “masnada dan-nata” di Hellequin-Arlecchino –, e l’enciclope-dia dell’autoriferimento. Campionario d’incubigotico-vittoriani, da Mary Shelley a RobertLouis Stevenson, con l’idea del personaggio VanHelsing (Hugh Jackman, l’ottimo Wolverine diX-Men) tratta di peso da Bram Stoker, il film èanche un mostrosario targato Universal, con l’e-tichetta USA che mette in scena, tutti assieme,quei suoi lupi mannari, quei suoi Frankenstein equei suoi Dracula che hanno scritto capitoli indi-menticabili del cinema horror d’antan. Sembrala riunione dei supereroi Marvel nelle serie ulti-mate e ucroniche.Direte che non è un capolavoro. Infatti. Èuna perla. Come costruire un colossale pastichesenza pasticciare e tenendo incollato lo spetta-tore alla poltrona per due ore filate con una sto-ria originale. Sì, originale. Ancorché di suostokeriano, Van Helsing qui si chiama infatti Ga-briel invece che Abraham, è sulla quarantina in-vece che sulla sessantina, e al posto del medicofa il cacciatore di orrori per conto di un misterio-so Santo Ordine cavalleresco. Il quale ha sede inVaticano, è guidato dal pontefice, le sue bracciae le sue menti sono i migliori sapienti delle gran-di religioni uniti sotto nel segno di Cristo persconfiggere il male e Deus lo vult. Una citazionenella citazione, rovesciata: sembra la storia del-l’Ordine del Drago con scambio delle parti.Dracula, poi, non ha nulla a che fare nécon Vlad Tepes né con Stoker. È la bestemmiaimpersonificata; colui che, vuoto eterno esenza cuore, mira a strappare all’Onnipoten-te il segreto della vita usando, in un mix per-fetto da mago moderno, lo scientismo di Vik-tor Frankenstein e l’occultismo demoniaco.Ha stretto un patto con Satana, che lo ha ri-mandato, alato, sulla terra per ordire trame diterrore. Se Van Helsing non lo ferma…Beh, non vi racconto dettagli e finale per-ché sarebbe cattiveria pura. Ma la pellicola,oltre che essere un’ottima ispirazione per unfumetto, fa di tutto per dire sequel.•B.A.S.La mano sinistra di Dio hanome Gabriel. Van HelsingÈ uscito ieri, in contemporanea mondiale, il film di StephenSommers con Hugh Jackman, Richard Roxburgh e Kate Backinsalell primo film di vampiri risale al muto. Nel cor-tometraggio di Georges Méliès (1861-1938)Le Manoir du Diable(1896), della du-rata di soli due minuti, il diavolo compare sottoforma di pipistrello e svanisce quando vede uncrocifisso. Ma perché “vampiro” compaia neltitolo di un film occorre attendere The Vampire,del 1913, di Robert G. Vignola (1882-1953),ambientato in India e purtroppo irreperibile.Poi i vampiri al cinema hanno fatto moltastrada, fra capolavori e prove di serie B. Dei pri-mi fa senz’altro parte Nosferatu. EineSymphonie des Grauens (in Italia Nosferatu ilvampiro), del 1922, diretto dal maestro del ci-nema tedesco Friedrich Wilhelm Murnau(1888-1931). Negli anni Venti e Trenta, in In-ghilterra e negli Stati Uniti fu il teatro a cimen-tarsi con Dracula grazie a Hamilton Deane(1882-1958) e a John L. Balderston (1889-1954). Più recentemente, il film di Murnau ètornato a ispirare il regista E. Elias Merhige chenel 2000 ha realizzato Shadow Of The Vampi-re (L’ombra del vampiro): il set è quello del1922 e l’attore che impersona il conte Orlok sirivela essere realmente un vampiro.Dracula, però, non poteva non sbarcare aHollywood. La figura del vampiro cinemato-grafico così come la s’immagina comunemen-te oggi deriva infatti in gran parte da quantoprodotto dall’americana Universal, la quale,agli albori del cinema sonoro, sfrutta la noto-rietà di un attore come Bela Lugosi (pseudoni-mo di Béla Ferenc Dezsó´ Blaskó, 1889-1954).Fra le opere più significative, la storia delcinema di vampiri annovera certamente, nel1958, la ripresa di Stoker da parte dell’ingleseHammer Films con la pellicola Dracula (in ItaliaDracula il vampiro), diretta da Terence Fisher(1904-1980), con l’attore Christopher Lee neipanni del Conte. Qualche pagina significativaè scritta anche dal maestro italiano dell’horrorMario Bava (1914-1980), per quanto in Lamaschera del Demonio (1960) non sia chiarose il personaggio chiave è davvero un vampiroe in Ercole al centro della Terra (1961) i non-morti non siano i personaggi centrali.Dal 1970, parte però la riscossa del vampi-ro hollywoodiano. Il revival (sic…) segue so-stanzialmente tre filoni, di cui il primo è rappre-sentato dal ritorno di Dracula sulle scene. Que-sto ritorno ha come eventi più significativi l’en-nesima – e in qualche modo “definitiva” – ri-proposizione cinematografica del romanzo diStoker in due pellicole: prima con il Dracula del1979 di John Badham con Frank Langella, che- la storia si ripete - si era distinto l’anno prece-dente interpretando il celebre non-morto nellaversione teatrale; poi con il Bram Stoker’s Dra-cula (Dracula di Bram Stoker), del 1992, diFrancis Ford Coppola, il film di vampiri più vi-sto in assoluto, con Gary Oldman nella partedel conte e altri attori molto noti nel cast: Wi-nona Ryder nel ruolo di Mina Murray, KeanuForse avrei dovuto bruciare quel ma-ledetto manoscritto il momento stes-so in cui lo trovai.Mi hanno dato del truffatore, del ciar-latano, hanno detto che gridavo al lupo.Anche se, veramente, è più esatto direche gridavo al vampiro.Sono stato messo in ridicolo da colle-ghi e amici e dai cosiddetti esperti dell’oc-culto, con la maggior parte dei quali nonvorrei avere nulla a che spartire, se appenapotessi. Continuo a ricevere e-mail dastrani tipi inquietanti, che mi perseguita-no per avere informazioni oppure mi mi-nacciano di ogni genere di orrore inimma-ginabile.Di cosa sto parlando?Permettetemi di spiegarvi.Come quelle povere anime che di nottesono costrette a cercare riparo all’internodi una sinistra casa abbandonata, mentrefuori piove a dirotto – la situazione tipicadi un film dell’orrore –, sono finito in unasituazione piena di mistero (e di meravi-glia, questo devo ammetterlo).Non mi aspettavo né l’uno né l’altra.Ma datemi il tempo di arrivarci.Mi chiamo Allen C. Kupfer. Ora ho cin-quant’anni (spero di arrivare almeno aisessanta, sebbene lo stress della mia “sco-perta” sia in grado di ridurre in cenerequesto mio desiderio). Sono professore diinglese all’università statale di LongIsland, dove insegno ormai da oltrevent’anni. Ho scritto e pubblicato qualchearticolo e qualche racconto irrilevanti, eho scritto un romanzo – un western, pen-sate un po’ – diversi anni fa. I miei gustihanno sempre gravitato intorno all’insoli-to, diciamo così, e il lato più oscuro dell’e-sistenza mi ha sempre attratto. […]Ho trovato un libro.Tutto qui.Era antico, sembrava interessante e loportai a un mio amico, uno straordinarioeditor di innumerevoli libri straordinari,che insistette perché venisse pubblicato.Seguii il suo consiglio; il volume che statestringendo tra le mani è il libro che trovaiallora; e adesso la mia vita è diventata uninferno.Ma torniamo alle spiegazioni.Quando completai la scuola di specia-lizzazione, ebbi la fortuna di trovare unposto di insegnante di scrittura creativa eletteratura in un’università pubblica aLong Island. […] I miei colleghi tollerano– e trovano persino divertente, credo – lamia conoscenza del cinema fantastico e lamia predilezione che si spinge fino ai suoipeggiori sottoprodotti. Mi rispettano no-nostante mi ritengano, diciamo così, uneccentrico.O meglio: avevo il loro rispetto.Non sono sicuro che sia an-cora così.Almeno un collegami ha accusato di “irre-sponsabilità”.Un’altra ha dichia-rato di considerarmi“una vera delusione”.Altri ancora hanno sostenuto che sto“cercando di fare un po’ di soldi facili”,pubblicando il libro che ho scoperto comeopera di “non-fiction”. In questi giorni va-do alle mie lezioni, insegno ai miei stu-denti e faccio del mio meglio per evitare imiei colleghi insegnanti.Ma, “e questo libro?” chiederete voi.Capisco la vostra impazienza. Non è miaintenzione prolungarmi in un’introduzio-ne interminabile quanto la prefazione dicerti romanzi settecenteschi di JosephFielding.Rimanete con me, vi prego. […] Quan-do morì mia nonna, io fui nominato esecu-tore testamentario e insieme a mio fratellominore, poliziotto nel New Jersey, esami-nai le sue proprietà ed effetti personali pri-ma di vendere la casa dove viveva. La suacasa era piena di pacchi di vecchi giornaliscandalistici legati con lo spago, di quellivenduti nei supermercati, contitoli di testa del genere “Ro-bert Fitzgerald Kennedy èvivo in Nevada”, “Resti de-moniaci scoperti a Toledo”e “Raccattapalle in lizza per lepresidenziali”. (Forse qualcosadella pazzia di mio nonno erarimasta attaccata alla nonna.)Tra i pacchi di giornali, inmezzo alla polvere, a vecchiabiti e scarpe, trovammo unascatola di cartone, floscia e am-muffita, che conteneva centinaiadi fotografie della vecchia signo-ra, e una dei due uomini che aveva sposatodopo che mio nonno se l’era svignata.[…]Nella scatola c’erano anche le lettereche mio padre aveva scritto a sua madredal fronte, quando era di stanza in Europadurante la Seconda Guerra Mondiale, mi-schiate ad altra corrispondenza, e un dia-rio con la chiusura a scatto. Quando miofratello e io lo trovammo, entrambi fum-mo colpiti dall’età del diario, dalla qualitàdella sua fattura – era ovvio che si trattavadi un bell’esemplare di artigianato del“vecchio mondo” – e dal peso, infatti il li-bro superava i due chili. Mio fratello nonriusciva ad aprire la chiusura così, a ma-lincuore, usando il suo buon senso di poli-ziotto, inserì la lama di un coltello nellaserratura e la forzò.Come due ragazzini, aprimmo il libroquasi aspettandoci di veder saltare fuoriun tesoro in vecchie banconote… sembra-va un nascondiglio perfetto tipico dellestorie degli Hardy Boys [serie di libri per iragazzi degli anni ‘40-Ndt.]… ma inveceera, stando alle parole di mio fratello, “so-lo un vecchio libro”.Dalle date, dalle annotazioni mano-scritte e dalla varietà di inchiostri usati perla sua redazione, era facile supporre che sitrattasse di un qualche tipo di diario. Men-tre giravo una pagina a caso a metà volu-me, diversi foglietti di carta ingiallita sci-volarono fuori e caddero a terra. Li raccol-si, notando che la scrittura era diversa daquella del diario. Voltai qualche altra pagi-na e questa volta mi resi conto che la perso-Benvenuti al Van Helsing Club, dove si sterminano i mostriA Long Island un prof d’Inglese scopre un sulfureo diario. Quello dell’anti-Dracula. La Nord lo traduce e ce ne passa, circospetta, l’introduzioneChi non muore si rivede. Il mito del vampirotormenta l’Occidente da oltre un secolo e da piùdi vent’anni Dracula è il re della pop culture.Rievoca paure ataviche e s’interroga sull’Aldilà.Certamente è un segno dei tempi. Ma di che tipo?In ogni leggenda c’è sempre un po’ di sto-ria e in ogni storia c’è sempre un po’ dileggenda. Non fa eccezione il mito diDracula, il ferino vampiro inventato nel 1897dallo scrittore dublinese Bram (Abraham)Stoker (1847-1912) e ispirato, nel nome, a unprincipe realmente vissuto nella Romaniadel Quattrocento. Ma chi fu in realtà Dracu-la? Per scoprirlo bisogna compiere un viag-gio a ritroso nel tempo che dalle fumose stra-de della Londra vittoriana ci porta sui campidi battaglia della Valacchia del secolo XV.È il 1431. Il principe Vlad II, preten-dente al trono di Valacchia, si reca a No-rimberga per accettare da Sigismondo I diLussemburgo, allora re di Ungheria (e sa-cro romano imperatore dal 1433), le inse-gne dell’Ordine del Drago(ne) e, con esse,l’obbligo di difendere i confini del SacroRomano Impero dai musulmani.La Societas Draconis fu infatti un ordinecavalleresco di carattere religioso fondatoprobabilmente il 12 dicembre 1418 da Sigi-smondo, dalla sua seconda moglie Barbaravon Chilli e da un gruppo di potenti nobiliungheresi. Agli affiliati venne affidato ilcompito di difendere il limes orientale del-l’Impero dagl’infedeli, di proteggere il fon-datore dell’Ordine e la sua famiglia, e di de-bellare i seguaci dell’eretico Jan Hus. Per unbreve periodo aderì a tale ordine anche reAlfonso V di Aragona, che ne creò un ramoparallelo impegnato nella lotta contro i pira-ti saraceni. Entrambe le ramificazioni del-l’Ordine del Drago vennero sciolte dopo lamorte dei fondatori, riprova questa che sitrattò di un sodalizio di scarso rilievo nellastoria della cavalleria europea.L’atto di fondazione recita: «Per segnoossia effigie scegliamo e accettiamo quelladel Drago ricurvo a modo di circolo, girantesu se stesso, con la coda attorcigliata al collo,diviso nel dorso in due parti, dalla sommitàdel capo e dal naso fino all’estremità dellacoda da un flusso di sangue uscente dallaspaccatura profonda di una ferita, bianca epriva di sangue, e sul davanti porteremopubblicamente una croce rossa allo stessomodo di coloro che, militando sotto il vessil-lo del glorioso martire Giorgio, usano porta-re una croce rossa in campo bianco». Il dragorovesciato dell’emblema cavalleresco indi-ca infatti la sconfitta d’infedeli ed eretici.I cavalieri vestivano una lunga tunicascarlatta e un mantello verde (i colori deldrago) fermato da una fibbia su cui compa-re il motto «O quam miseriocors est deus,justus et paciens» (Oh quanto è misericor-dioso Dio, giusto e pietoso), lo stesso, inci-so su un croce, del medaglione al collo.Le insegne sono esposte all’EhemalsStaatliches Museum di Berlino e al Bayeri-sches National Museum di Monaco di Ba-viera. La spada con cui venivano investiti icavalieri, nel corso di una cerimonia che siteneva nel Salone Grande del castello diNorimberga, è oggi conservata presso ilmunicipio della città di York in Irlanda.La nascita di un mostro. O di un eroe?A partire dal giorno del suo ingressonell’Ordine, Vlad II viene soprannominatoDracul, ossia “drago” (dal latino draco piùl’articolo determinativo enclitico maschileul). Ma l’assonanza con il termine romenodrac (demonio) darà adito a interpretazio-ni diverse. Si tratta dunque di un sopranno-me alquanto equivoco che il principe con-dividerà con il proprio secondogenito, VladIII, detto appunto “Dracula” (o “Dracu-lea”), ossia “figlio di Dracul” ma anche “fi-glio del demonio”. Un bel biglietto da visita.Vlad III nasce probabilmente aSighisoara, in Transilvania, in quello stesso1431. Il ruolo che il destino ha scelto per luiè quello di voivoda di Valacchia, una terradi confine adagiata sulle sponde meridio-nali del Danubio e continuamente scossadalle sanguinose battaglie che vedono glieserciti cristiani scontrarsi con quelli otto-mani. Lasciato in ostaggio ai turchi nel1443, il giovane Vlad impara dai propri car-cerieri la politica del terrore e l’arte del sup-plizio del palo. Ne rimarrà talmente affasci-nato da meritarsi, da adulto, il soprannomed’“Impalatore”, in romeno Tepes. Sarannoinfatti più di 100mila le vittime da lui impa-late durante le sanguinose rappresaglie chelo videro ambiguamente impegnato controturchi, sassoni, ungheresi e transilvani.Posto sul trono dal sultano Murad II nel1448, deposto lo stesso anno, nuovamenteincoronato dal cristianissimo Janos Hunya-Quando il Conte va al cinemaLe luci della ribalta sono le uniche che non riducono il vampiro incenere. Tutta la fortunata carriera di una vera star della settima arteReeves nel ruolo di Jonathan Harker, AnthonyHopkins come Abraham Van Helsing.Il secondo filone è quello delle parodie e del-le commedie, che hanno il proprio capostipite inDance of the Vampires (in Italia Per favore…non mordermi sul collo, 1967) di Roman Polan-ski. Fuori dal contesto hollywoodiano si collocainvece il lungometraggio tutto torinese dal tito-lo Io sono un vampiro, realizzato nel 2002 daMax Ferro. Il film – ricco di spunti rilevanti e as-solutamente degni di nota per la rilettura del mi-to del vampiro prima in un contesto settecente-sco e poi, con un apprezzabile salto temporale,in un’atmosfera postmoderna –, può essereconsiderato un vero successo, tanto più se si tie-ne conto degli scarsi mezzi economici a disposi-zione e del cast di attori alcuni dei quali alla pri-ma esperienza su un set cinematografico.Il terzo e ultimo filone è quello della rap-presentazione dei romanzi prodotti dalla lette-ratura negli ultimi decenni. Su tutti spicca na-turalmente Interview with the Vampire (Inter-vista col vampiro, 1994), diretto da Neil Jor-dan – con protagonisti importanti quali TomCruise, Brad Pitt e Antonio Banderas – e ada-tatto dell’omonimo romanzo di Anne Rice.Appendice del revival è quindi la serie dicomparse di vampiri sul piccolo schermo. Inol-tre, dopo i serial (fortunatissimi in USA) Buffy,the Vampire Slayer ed Angel, è doveroso ri-cordare lo storico telefilm Dark Shadows(L’ombra della notte, 1966), destinato a lan-ciare decisamente il vampiro in tivù, e la pun-tata Giochi di sangue della seconda stagionedi X-Files, in cui il celebre agente dell’FBI FoxMulder incontra la bella vampira Kristen.•Andrea Menegottodi nel 1456, arrestato nel 1462 con l’accusadi tradimento dal re ungherese Mattia Corvi-no, liberato dopo dodici anni per poi tornareun’ultima volta sul trono di Valacchia nel1476, Vlad Dracula fu certamente tra i con-dottieri più temuti e ammirati dell’epoca.Ancora prima di morire, per i suoi con-temporanei fu un’autentica leggenda viven-te. E, come accaduto a molti altri personaggi“mitici”, Attila in testa, la sua fine terrenaresta avvolta nel mistero. Dracula morì forseassassinato nel 1476, ma la sua tomba, nelmonastero di Snagov, fu trovata vuota dagliarcheologi nel 1931, lo stesso anno in cuil’attore ungherese Bela Lugosi riconsegna-va all’umanità il mito di Dracula interpre-tando il ruolo del conte-vampiro in un famo-so film diretto da Tod Browning. Con la tom-ba vuota di Snagov finisce la storia e comin-cia la leggenda, una leggenda che ha comecantori oscuri poeti e libelli infamanti.Ammirato in vita per le atrocità cuisottoponeva i nemici catturati in battagliao i nobili infedeli, Vlad fu invece conosciu-to dalle generazioni a venire come un paz-zo sanguinario, un despota feroce la cuisete di vendetta trovava soddisfazione trale vette del sadismo più estremo. Ciò fudovuto certamente al diffondersi, soprat-tutto in Germania e in Russia, dei resocon-ti degl’inviati presso la corte di Mattia Cor-vino. Fu infatti durante la lunga prigioniaungherese (1462-74) che Vlad entrò incontatto con la società europea contempo-ranea. Gli vennero probabilmente presen-tati gli ambasciatori provenienti dalle cor-ti più influenti d’Europa, i quali accorre-vano per vedere “il mostro”, quello scelle-rato che con la propria ferocia era riuscitoChristopher Lee, il Dracula dello schermoDracula,la storia nonsi fa con ilmordi e suggia smuovere l’indignazione (ma anche unamalcelata ammirazione) di Papa Pio II, ilquale lo cita nei suoi Commentarii. Già nel1465, ancora prima della morte, vienecomposto in Austria un poema di 1070 ver-si intitolato Di un tiranno della Valacchiadi nome Trakle (sic!) voivoda.L’Europa del secolo XVI fu dunque tuttoun fiorire di pamphlet che riportavano, conperversa dovizia di particolari, le atrocitàpiù blasfeme che mente umana potesseconcepire, attribuite a quell’oscuro signoreche il suo stesso popolo chiamava “Demo-nio”. Nell’introduzione a un libello stampa-to a Strasburgo nel 1500, sopra una incisio-ne che mostra Dracula mentre pranza tragl’impalati, si legge «di come egli fece impa-IL DOMENICALE 6Dracula è esistitodavvero. Feroce certo,sanguinario pure: maStoker non gli fu fedeleIl castello di Vlad, sulle rive del fiume Arges.Sopra: Vlad in una incisione dalla copertinadi un libello stampato a Norimberga nel 1488.Foto Archivio www.ordinedeldrago.itANTICIPAZIONE
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7 IL DOMENICALESABATO 8 MAGGIO 2004Ha tanto insistito che alla fine ho cedu-to. Parlo dell’amico Samwise (che suqueste pagine mi traduce). Dice cheper competenza territoriale di vampirismo eaffini è meglio si occupi una cacciatrice desi-gnata come la sottoscritta. Ecco allora la vo-stra corrispondente dalla Costa del Pacificoalle prese con non-morti, picchetti e aglio inuna rubrica intitolata ad hoc per una biondi-na vampire slayer come la sottoscritta che sioccuperà di all things Dracula attraversandoi generi: fumetti, cinema, libri, etc.Se non avete in casa il n. 49 di Dampyr(www.sergiobonellieditore.it), La colonnainfernale, correte subito in edicola. Dopodi che, procurate di avere in libreria Il ge-nocidio vandeano di Reynald Secher del1988 (trad. it. Effedieffe, Milano 1989). Seperò non sapete alcunché di quella che inFrancia chiamano maisnie Hellequin,vuol dire che proprio siete delle frane.Nel folclore europeo vive sin dalla nottedei tempi il mito della “masnada maledet-ta”, il triste corteo dei guerrieri non-mortiche vaga per lande e brughiere ingrossandoi propri effettivi a ogni battaglia. Vi si sentel’eco dei guerrieri di Odino, ma Woden nediviene espressamente il capo solo nelleterre anglosassoni cristianizzate, quasi unluogotenente del diavolo incaricato di sot-trarre anime al Purgatorio trasformandolein un’orda di revenant che scorrazzano eterrorizzano. Tutto per poi giungere al Car-nevale bergamasco di Arlecchino (Helle-quin), nera la maschera come il volto bru-ciato dalle fiamme dell’inferno e pat-chwork di stracci coloratissimi il costumecome le divise lacere e consunte delle sol-dataglie raccolte nel mondo e nel tempo.In Dampyr la tradizione ha origine inErlik Khan, il dio dei morti dello sciama-nesimo dell’Asia Centrale che si accompa-gna a Kagyr Khan, un cane ferocissimo.Vagando di guerra in guerra, raccoglie, ap-pena prima che spirino, i valorosi oramaiferiti a morte e quindi, una volta trasfor-matili in vampiri, li sottrae all’Aldilà. Va-gabonderanno dannati e condannati perl’eternità, scagliandosi contro chiunqueosi attraversare la via di Erlik, e questoqualsiasi cosa siano stati o in qualunquecosa abbiano creduto in vita.«Per Dio e per la patria»Duecento anni fa, sui campi di Vandea edi Bretagna un popolo di eroi si oppose al di-spotismo giacobino in nome di Dio, del re edella proprie tradizioni. Dopo che l’esercitovandeano fu sconfitto definitivamente nelmarais bretone di Savenay dai macellai diFrançois-Joseph Westermann appena pri-ma del Natale del 1793, dei controrivoluzio-nari restarono soprattutto donne e bambini.Su di loro si avventò il nuovo ordine gia-cobino creando le “Colonne Infernali” al co-mando di Louis Marie Turreau de Garam-bouville. Alla Vandea venne persino mutatoil nome: da Vandée a “Vengé”, il diparti-mento dove la Rivoluzione si era vendicata,come ricorda con precisione anche inDampyr un soldato bleu. Ma in Dampyr unascialuppa calata da una nave d’Albione, laquale, impedita dalla tempesta, incrocia allargo della costa bretone, riporta alla patriariva Armand de Boishardy, detto Sorcier.Ora, in un intrico di vicende, di doppio-giochi, di morte, di eroismo e di amore, Sor-cier, il fido chouan Tranche-Montagne e ilcapitano Philippe Moulins – un blue passa-to agl’insorti per disgusto delle crudeltà ri-voluzionarie – si battono come leoni, dan-no la vita per la causa, ma, traditi, finisconovampirizzati nell’armata spettrale di ErlikKhan. Il quale ha però avuto la sfrontatezzadi sconfinare: la Bretagna, infatti, è territo-rio della baronessa Araxe de Kercadio, un“maestro della notte”, succhiasangue.Arlecchino servitore di che padrone?Entra in scena Harlan Draka, “il cele-bre Dampyr”. Un dampiro con la “d” è il fi-glio di una donna e di un vampiro con la“v”, l’unico che possa uccidere i “maestridella notte”. Araxe è amica sua, quindi Er-lik un nemico, il quale l’ha giurata sia adAraxe sia ad Harlan. Una sorta di stranopatto stretto dal capo della maisnie con ilpadre di Harlan (il legame fra i due è moltocontroverso) risparmia Dampyr e compa-gni. Lo scontro finale è rimandato.Dunque: gli chouan ci fanno un figuro-ne al grido di Evit Doue hag ar bro («PerDio e per la patria»), anche se talvolta so-no rozzi e sanguinari; e, per quanto egoistie tra loro avversari, sia Araxe sia Erlikspacciano solo giacobini.Anche se, purtroppo, la colonna infer-nale di Erlik distrugge le Colonne Infernalidi Turreau solo in questo fumetto, gli eroidell’albo sono tutti fedeli sudditi del Diocattolico. E se l’inquietante intreccio fraacqua benedetta e sciamanesimo potrebbericordare alcune pagine del romanzo del1984 I fazzoletti rossi dell’anarco-liberta-rio filovandeano Michel Ragon (trad. it.SugarCo, Milano 1987), forse questa ideanon è poi del tutto scevra da qualche veritàin certi anfratti della Bretagna popolare,mallevadore lo sfondo celtico di quelle ter-re. Ma è il finale il tocco da maestro.Erlik ha fatto una promessa ad Araxe epersino il signore diabolico dei non-mortila manterrà. La baronessa può scegliere al-cuni soldati dalla “masnada”. Prende Sor-cier – ucciso il giorno delle nozze –, il pro-de Tranche-Montagne e Philippe, che haimparato nuove fedeltà e cosa davvero sial’onore. I tre implorano però subito la bellabaronessa. Vogliono di più: vogliono ces-sare di essere vampiri e vogliono la libertàautentica. Vogliono, finalmente, la morte.Tranche-Montagne tocca il Sacro Cuoredi stoffa che, come tutti gli chouan e i van-deani, porta sul petto e dice ad Araxe: «Hocombattuto per questo simbolo, ho perso…e la morte mi ha rifiutato! Ma forse, se possomorire ora, non perderò la mia anima im-mortale!». Araxe non crede alle proprieorecchie; per lei, «l’anima e il paradiso» sonosolo«sciocchezze». Eppure anche Philippe,che ancora non sa se oltre agli chouan ha tro-vato pure la loro fede, dice: «[…] la vita eter-na è l’inferno». Quella lì sì, perenne branco-lare senza fine. I tre eroi vampirizzati riven-dicano, insomma, quello che gli elfi di J.R.R.Tolkien invidiano agli uomini: «il donod’Ilúatar», la morte che ricongiunge al Crea-tore. Araxe acconsente. Requiescant in pace.Dice poi Erlik nel secolo XXI: «Sono fie-ro del mio branco… Li ho scelti uno a uno damille battaglie… Ma non sono adatti per laguerra moderna… Si sono distinti l’ultimavolta nel 1945 e finora non li ho più impie-gati… ». Riflette Araxe: «[…] forse siamostati gli ultimi a vederli da qui all’eternità».Morale: se la maisnie Hellequin sta fra iBanshee celtici e le mille discese all’Adedella mitologia, l’Aragorn tolkieniano è ilprimo e l’unico signore mitologico di fronteal quale anche l’armata dannata dei morti-non-morti piega il ginocchio, mantiene laparola data e tradita, e quindi trova riscat-to. È Aragorn che nella mitologia apre lastrada degl’inferi, prima sbarrata. Per que-sto Erlik non si farà più vedere: Aragorn haliberato per sempre la “masnada”, rimet-tendo ordine fra vita, morte, oltretomba eAldilà. Hellequin è disoccupato; può quin-di tranquillamente ridursi ad Arlecchino.Ah, in questo Dampyr l’unico giacobi-no buono è quello che passa agli chouan.Mica poco per il padre di un fumetto, Mau-ro Boselli, il quale – così osserva l’editore– «se fosse vissuto all’epoca, sarebbe statodalla parte della Rivoluzione».•(Sunnydale, CA – posted May 2, 2004, 6:30 pm PST)Buffy Anne SummersMorsi e rimorsi storiciCome e perché il revenant andò a caccia di sangue umano in VandeaLa cultura popolare s’interroga nel e del profondomandole da orrendi cada-veri ambulanti ad affasci-nati antieroi da romanzo.Ma il fiero crociato nel-la Valacchia del Quattro-cento che c’entra in tuttoquesto? Nulla. Almeno fi-no al 1897, quando BramStoker, impresario del Ly-ceum Theatre di Londra,non decide di seguire lamoda letteraria del tempoe scrivere la più grande sto-ria di vampiri mai raccon-tata. L’idea ce l’ha tutta intesta: un misterioso conte-vampiro parte dalla selvaggia Transilva-nia per planare sulla civilizzata Inghilter-ra portando con sé scellerati progetti dimorte. Un solo pensiero lo angustia: comechiamare il suo lugubre protagonista, giàispirato nei tratti all’attore Henry Irving?Non si sa con precisione quale sia statoil percorso seguito dall’autore di Dracula,ma è certo che i dati storici contenuti nellostudio An Account of the Principalities ofWallachia and Moldavia di WilliamWilkinson, del 1820, unitamente alledritte suggeritegli dal professore un-gherese Arminius Vámbéry, devonoaver fermato la sua attenzione suquell’oscuro signorotto cosìcrudele e scellerato. Qualemiglior nome per un vam-piro se non quello di unpazzo sanguinario realmen-te esistito e passato alla storia peraver pranzato tra i cadaveri dei suoinemici? Poco importa a Stokerse si tratta di calunnie o di esa-gerazioni: ha trovato il suoeroe. Dall’uscita del romanzo aoggi, in oltre cento anni, “Dracu-la” e “vampiro” sono così diventati sino-nimi, vocaboli confusi e sovrapposti inquello sguardo appannato di chi increduloci guarda un po’ di traverso quando dicia-mo che Dracula è esistito veramente. •Enrico Ercolena che aveva scritto sui foglietti di carta, aquanto pareva aveva scritto dei commentisui margini (in alto, in basso, e a volte liaveva ammassati ovunque ci fosse spa-zio). Ciascun appunto – e i molti foglietti dicarta spillati insieme e infilati in molti altripunti del manoscritto – era siglato “DK”.Sapendo che il nome di mio nonno eraDaniel, ipotizzai che fosse lui l’autore del-le note. Ma allora chi aveva scritto il dia-rio? Tornai alla pagina del titolo e lessi:Diario del professor Abraham VanHelsing. Poi, sotto queste parole, in carat-teri molto più piccoli: annotazioni prima edopo la visita al dottor Seward a Londra.Tutto questo significava poco per miofratello, ma io ero profondamente sconcer-tato e, devo ammettere, molto divertito.Abraham Van Helsing? Forse c’erano moltiVan Helsing al mondo – è così, ne sono cer-to – ma che dire del dottor Seward a Londra?All’inizio ridacchiai, sospettando che miofratello, che conosceva la mia predilezioneper il fantastico, avesse infilato il libro nellascatola. Ma lui sembrava perplesso più perl’interesse che dimostravo per il vecchio vo-lume che per il libro stesso. Poi cominciaiad avvertire una certa eccitazione. Potevaforse essere il manoscritto perduto – o al-meno una parte – di Bram Stoker? Potevaessere una qualche testo precedente o unseguito? Era forse un pastiche di Dracula, ilmeraviglioso romanzo fantastico di Stoker?E chi l’aveva scritto? Mio nonno? Le note sulvolume, per lo meno, sembravano sue.Che diavolo avevo trovato, in mezzo aidetriti e alla polvere? La risposta? Qualco-sa di infinitamente superiore a quantoavrei mai potuto immaginare. E vorrei nonessermi mai imbattuto in quell’oggetto.L’autore – Van Helsing o chiunque fos-se – aveva scritto solo sulla facciata di cia-scuna pagina. Le note e i commenti di miononno spesso occupavano il retro. […] Ter-minai il libro in due notti insonni.Mi emozionava, mi confondeva e, ridi-colo o no, mi spaventava.Alla fine mi feci coraggio, e lo mostrai adue colleghi del college, molto più espertidi me su Bram Stoker, Dracula e Van Hel-sing. […] La donna della coppia di accade-mici consultati – la professoressa JG,chiamiamola così – mi disse che eramolto pulito e mi auguròbuona fortuna per la pub-blicazione del mio “ro-manzo”. L’uomo, il profes-sor SA, spiegò che il mano-scritto presentava numerose“inesattezze” e aggiunse cheera “molto creativo”. Ov-viamente nessuno deidue credeva che il diariofosse autentico. E nonposso biasimarli.Così, eccolo qui: Il diariodel professor Abraham Van Helsing.Credete pure che sia autentico o meno,decidete voi. L’unica cosa che posso dire èche il diario potrebbe contenere la ragioneper cui mio nonno scomparve tanti annifa. Non sto insinuando che si tratti neces-sariamente di omicidio, ma semplicemen-te che si dileguò abbandonando mia non-na e mio padre. Un uomo brillante, un co-dardo, una canaglia, un medico eminentee un amico di Van Helsing, un truffatore –qualunque cosa fosse, non l’ho mai cono-sciuto né so molto su di lui, tranne il pocoche mi avevano detto da ragazzo e quelloche in seguito sono stato in grado di raci-molare dalle sue note sul diario.Vi prego, non voglio aver nulla a che fa-re con membri di sette, con chi crede di es-sere un vampiro, con i fanatici del Gotico ocon psicotici di qualsiasi genere. Non homai avuto intenzione di far pubblicare ildiario per informare il pubblico che i vampi-ri esistono veramente o come libro di testoper riconoscerli e/o affrontarli.Ho semplicemente trovato undiario, vi ho scritto qualcheannotazione, e ora lo condivi-do con chiunque voglia leg-gerlo. Consideratelo puro in-trattenimento. O considerate-lo un documento sui fatti, sepreferite.Ma per favore, vi pre-go, lasciatemi in pace.Vivo, morto o altri-menti.Non sono vostro ne-mico, e neanche unaminaccia.Sono solo un tizio che hatrovato un vecchio libro interessante.E mi dispiace di averlo trovato.•>Violare le regole della suspence significauccidere un mistero. Noi al “Dom”questa licenza di uccidere non l’abbiamo.Appuntamento allora al 27 maggio,quando nelle librerie sarà disponibileper intero Il diario del professor AbrahamVan Helsing di Allen Conrad Kupfer, trad.it. Editrice Nord, Milano, pp.300, €14,50Per il mensile Hera(www.heraedi-zioni.it) i misterisono il pane quotidianoe le soluzioni ovvie ba-nalità da evitare. Eppu-re ogni indagine è con-dotta con rigore,ancorché adatta-to al mood e nonsolo allo style delperiodico.Poco strano,allora, che il primonumero della nuo-va iniziativa delmensile, la testatamonografica bi-mestrale I misteridi Hera (come a dire il misterodentro il mistero, o Mister Xche misteriosamente si occupadi un caso alquanto misterio-so), s’incentri su Dracula. I mi-steri di Hera, peraltro, sono fit-ti… Più di cento pagine e undvd originale. Roba da man-dare in sollucchero tutti gli ad-dict e non solo gli addetti diquesti generi letterari. Ché digeneri letterari si deve parlare.Dracula: eroe, mostro oalchimista? – il primo fascicolode I misteri di Hera – è infattiun viaggio a tutto campo allascoperta del mitico Impalato-re, il quale però tanto miticonon era. Resta più che altro dastabilire cosa facesse. Di que-sto parla appunto il fascicolo,ricco di contributi ad hoc,d’immagini talora autentica-mente breath-taking e di unanutrita bibliografia conclusiva.Non lontano, peraltro, daquanto si propone di fare il se-condo numero del mensile –pure di monografie – Xché(tel. 02/43995439), intitolatoVampire e ammazzavampiri, isucchiasangue in gonnellabraccati dai loro cacciatori.Xché si muove come undetective tra i fenomeni cheinvestono, talvolta come ci-cloni, la sensibilità della gente.Quelle cose, insomma, chevengono rubricate fra popculture e immaginario colletti-vo. Il primo fascicolo si è infattioccupato de La Passione diCristo di Mel Gibson.Ma se l’immaginario col-lettivo è il raccoglitore storicodelle metafore di un popolo(le fotografie dei linguaggi ele sedimentazioni di “coseforti” nella memoria comu-ne), cosa vorrà dire che le so-cietà occidentali danno tantoda fare a una rivista appuntocome XChé, prima con unfilm sul “fatto Cristo”, poicon il mito dei vampiri, inter-rogativo pressante su Aldilà ePurgatorio? B.A.S.FINESTRE APERTElare molte persone, le fece arrostire e lessarein un paiolo con le loro teste, le fece scorti-care e tagliuzzare come fossero verze».L’Europa colta impazzì per quei racconticosì crudeli, garantendo particolare diffu-sione all’episodio della cena tra gl’impalati oa quello che racconta di come Vlad inchiodòi turbanti sulla testa di alcuni emissari turchisolo perché si rifiutarono di scoprirsi il capoin sua presenza. O, ancora, al racconto dellastrage dei boiardi, bruciati vivi da Draculanella sala del trono del suo palazzo. Ferdi-nando II del Tirolo volle addirittura un ritrat-to del principe valacco da esporre nella sua“Galleria dei Mostri” allestita al Castello diAmbras. Quel dipinto si può ammirare anco-ra oggi, esposto tra i ritratti di Gonzalvus(pelosissimo uomo lupo) e di Gyorgy Baxi(nobile ungherese che visse con un tronco-ne di lancia piantato nel cranio).E poi diritti fino all’illuminato secoloXVIII, che, annoiato dal prosaico progrediredelle scienze, si butta a capofitto nel neona-to mito del vampiro, un morto che risorgedalla tomba per cibarsi del sangue dei vivi.Tra il 1730 e il 1760 vengono ordinateun centinaio di inchieste ufficiali su altret-tanti casi di vampirismo. Nelle regionipiù estreme dell’Impero non si fa cheparlare di vampiri, o “oupiri”. Una ve-ra isteria di massa. A Medwegia, inSerbia, si arriva addirittura arivoltare un intero cimiteronella speranza di liberarsidi quei mostri succhiasan-gue. L’imperatrice Maria Te-resa e Papa Benedetto XIVintervengono duramentecon editti e scomuniche.L’Ottocento, da par suo,non può poi che impossessarsi diqueste figure affascinanti ma re-pellenti, feroci ma pietose, trasfor-E se il il vampiro si trasformasse in tour operator?Viaggio in Romania e in Ungheria fra le vestigia dell’Impalatore. Tutte rigorosamente vere, con qualche bufala da manualeIl rapporto fra l’odierna popolazione romena e Dracula, considera-to in Romania un vero eroe nazionale, è ricco di contrasti. Non tut-ti, infatti, amano parlare di quello che chiamano ostinatamenteVlad Tepes, ossia “L’Impalatore”, senza indugiare un solo momentosul soprannome con cui è conosciuto (e confuso) in Occidente. Per lo-ro, infatti,Tepes altro non è che un personaggio della storia nazionale,perfino meno autorevole di altri grandi eroi quali Michele il Bravo oMircea il Vecchio. Per questo l’apertura del parco Dracula Land alleporte di Bucarest solleva molte perplessità. Ma ciò non deve stupirepiù di tanto: si pensi che in Romania il romanzo Dracula di Bram Stokerè stato pubblicato per la prima volta soltanto dopo la rivoluzione che,nel 1989, rovesciò il governo comunista di Nicolae Ceausescu.Eppure il passaggio di Dracula ha lasciato sparse qua e là nel Paesenumerose testimonianze. S’inizia a Bucarest, con una visita alla CurteaVeche fatta costruire da Vlad durante il suo secondo regno. Si proseguepoi verso il lago di Snagov, a pochi chilometri dalla capitale, dove sorge ilpiccolo monastero che ospita la tomba vuota di Vlad. Ultimamente, lafalsa notizia del ritrovamento della vera tomba del principe valacco ha ri-versato su questo piccolo isolotto giornalisti e troupe televisive da tutto ilmondo, ma il turista non vi troverà traccia del cadavere di Dracula.Dopo una visita al borgo di Brasov (la città in cui Vlad fece impalare più dimille persone) e al bellissimo castello di Bran (spacciato ai più sprovve-duti come il “Castello di Dracula”), si prosegue verso Sighis oara. Qui,nella grande casa gialla all’ombra della Torre dell’Orologio, si pranza alristorante ospitato nelle ampie stanze che forse videro nascere, nel1431, il piccolo Vlad III. Proseguendo verso nord s’incontra prima il Ca-stello di Hunedoara, dove Vlad visse tra il 1451 e il 1456, e poi si rag-giunge la cittadina di Bistrita, prima tappa del viaggio in Romania di Jo-nathan Harker, protagonista “buono” del romanzo di Stoker. Fermarsia dormire all’accogliente hotel “Castel Dracula” è qui d’obbligo.Per i turisti più attenti, non si può non consigliare una vista a Tirgoviste,l’antica capitale della Valacchia e sede voivodale, e a Curtea de Arges do-ve si possono visitare i resti del vero castello di Dracula. Vale la pena poi difare una puntatina anche in Ungheria, al castello di Visegrad, a pochi chi-lometri a nord di Budapest. Lì sorge la ricostruzione della Torre di Salomo-ne, dove Vlad visse prigioniero di re Mattia per dodici anni. E.E.Snagov, la tomba vuota di Vlad nel monastero. Sotto: simbolodell’Ordine del Drago. Foto Archivio www.ordinedeldrago.it• Per approfondire: Raymond T. McNally eRadu Florescu, Storia e mistero del Conte Dra-cula. La doppia vita di un feroce sanguinario,trad. it. Piemme, Casale Monferrato (Al)1996; Marinella Lórinczi, Nel dedalo del dra-go. Introduzione a “Dracula”, Bulzoni, Roma1992; e Massimo Introvigne, La stirpe di Dra-cula. Indagine sul vampirismo dall’antichitàai nostri giorni, Mondadori, Milano 1997.• In rete: www.ordinedeldrago.it e Transylva-nian Society of Dracula - Capitolo Italiano,www.cesnur.org/Dracula.htm• Fumetti: Euraeditoriale ha dedicato a Vladdue albi disegnati da Alberto Salinas. Bellissi-mo è Vlad the Impaler, della Topps, con i dise-gni di Esteban Maroto.Una curiosità: nel n. 5 della serie Napoleone(Sergio Bonelli Editore), intitolato Raccontid’autunno, il protagonista si ritrova a tavolacon Vlad e tutti i grandi Dracula dello schermocome ospiti d’onore.